La strana famiglia



Tanto son bello fresco
Vi presento la mia famiglia
Non si trucca, non si imbroglia
È la più disgraziata d'Italia
Anche se soffriamo molto
Noi facciamo un buon ascolto
Siamo quelli con l'audience più alto
I miei genitori due vecchi intronati
Per mezz'ora si sono insultati
A "C'eravamo tanto amati"
Dalla vergogna lo zio Evaristo
Si era nascosto, povero Cristo
Lo han già segnalato a "Chi l'ha visto?"
Il Ginetto dell'Idroscalo
Quando la moglie lo manda a 'fanculo
Piange in diretta con Sandra Milo
Per non parlare di mio fratello
Che gli han rotto l'osso del collo
Ora fa il morto a "Telefono giallo"
Come ti chiami, da dove chiami?
Ci son per tutti tanti premi
Pronto, pronto, pronto tanti gettoni, tanti milioni
Pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI
E giù in Aspromonte c'ho dei parenti
Li ho rivisti belli contenti
Nello "Speciale rapimenti"
Mentre a Roma c'è lo zio Renzo
Che è analfabeta ma ha scritto un romanzo
È sempre lì da Maurizio Costanzo
E la fortuna di nonna Piera
Che ha ucciso l'amante con la lupara
Ha preso vent'anni in "Un giorno in pretura"
Mio zio che ha perso la capra in montagna
Che era da anni la sua compagna
Ha fatto piangere anche Castagna
Come ti chiami, da dove chiami?
Ci son per tutti tanti premi
Pronto, pronto, pronto tanti gettoni, tanti milioni
Pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI
E poi chi c'è? Ah già, la Tamara
Un mignottone di Viale Zara
Che ha dato lezioni a Giuliano Ferrara
E alla fine c'è nonno Renato
Che c'ha l'AIDS da quando è nato
Ha avuto un trionfo da Mino D'Amato
Vi ho presentato la mia famiglia
Non si trucca non si imbroglia
È la più disgraziata d'Italia
Il Bel Paese sorridente
Dove si specula allegramente
Sulle disgrazie della gente
Come ti chiami, da dove chiami?
Stiam diventando tutti scemi
Pronto, pronto, pronto, stiam diventando tutti coglioni
Pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI