Traditori della Patria

Il brano di Gaber scelto per questi traditori si intitola "Qualcuno era comunista" e tendo subito a precisare che la parola "comunista" potrebbe essere tranquillamente sostituita dal nome di altre passioni o ideali. Il messaggio importante di questo brano è racchiuso nel finale, quando compare l'immagine del "gabbiano ipotetico" che simboleggia l'amara sconfitta di un credo, qualunque esso sia. Ascoltatela tutta, e ognuno tragga le sue conclusioni.
Pure io recentemente sono sono stato un "gabbiano ipotetico", un gabbiano tradito due volte, come afferma Gaber, la prima perché pensavo che si potesse veramente "volare", ma non era così, la seconda, la più tremenda, perché anche il sogno, il mio amato sogno di allora, oggi si è tristemente rattrappito.
Mi rendo conto però che la colpa è solo mia, della mia felice e sognante ingenuità che mai si assopirà, e anche se la "monella in questione" spesso mi fa soffrire, è sempre bello stare in sua compagnia e lei sarà sempre a prova di traditore.
Per finire un un piccolo e "innocente" anatema,
traditori! ci avete ingannato, avete rubato il calore del nostro cuore, i cani sono più fedeli di voi, meritate perciò di congelare per l'eternità nelle loro ciotole.
Al termine della lettura vi invito all'ascolto del contributo di Giorgio Gaber utilizzato per questa puntata.

 

Titolo
Per ascoltare il brano
Il testo completo
Qualcuno era comunista
https://g.co/kgs/zA1sGf
Artista: Giorgio Gaber
Album: Il teatro canzone 1992