11) STORIA Nel tardo pomeriggio usciamo da Camera e risaliamo verso Piazza San Carlo, passiamo davanti al museo di Storia Naturale, ancora chiuso dopo l'incendio del 2013. Per un bizzarro caso il palazzo è riflesso in uno specchio dove sono presenti degli "strani" graffiti riconducibili sicuramente all'età moderna, e la cosa fa... riflettere. |
12) SOTTERRANEO È presente anche un grande posteggio sotterraneo, una semplice griglia metallica divide il mondo di sopra dal mondo di sotto. |
13) ARCHITETTURA Sagome di giovani umani in ambiente naturale, mentre svolgono normali attività "ricreative". Sullo sfondo strutture vecchie e nuove ricordano il passato e il presente. |
14) RETRO Tracce fresche di passaggio di umani, riconducibili a momenti denominati "di sballo", o di consumo più o memo consapevole. |
15) CONCERTINO Arrivati a Piazza San Carlo ci attendono intrattenimenti e mercatini vari, giovani musicisti si esibiscono ascoltati da attente e performanti orecchie. |
16) DIVERSITÀ Finalmente una panchina si libera e ne approfittiamo per osservare da seduti il mondo che ci circonda: davanti a noi varie forme di vita sono impegnate in attività a loro più congeniali. |
17) OCCHIATE L'ora del ritorno si avvicina e ci dirigiamo verso Via Roma. Mentre cammino incrocio attraverso una vetrina uno sguardo "curioso", non so se diretto a me o... alla vetrina. |
18) FANTASMI Dopo una giornata ultra serena, il sole che cala attraverso i "buchi" tra i palazzi palazzi, genera sferzate di luce ancora molto intensa. |
19) RICORDI Sembrerò monotono con queste tradizioni, ma anche questa è una di quelle, un veloce sguardo all'Hotel Roma, ultima tappa di quello che in passato fu un mio "mito": Cesare Pavese. Pure lui, come il sottoscritto, non era propriamente uno "sciupafemmine" |
20) SALUTI Mentre aspettiamo il verde per attraversare la strada ed entrare in stazione, mi accorgo di questa coppia di giovani fidanzatini che si scambiano le ultime tenerezze. |
21) TABELLONE Siamo in anticipo, decidiamo così di girare per la stazione e farci pure uno spuntino. Mi accorgo che questo ambiente, sarà per le partenze sarà per gli arrivi, è un notevole ricettacolo di passioni. |
22 CALZATURE Mentre comodamente seduto mi sgranocchio due patatine, una ragazza si siede a poca distanza da noi, abbasso gli occhi per timidezza :-)) :-)) :-)) e ci scappa un click! |
23) SEGNALETICA Obliteriamo il biglietto, troviamo il binario e saliamo sul treno ancora vuoto, a terra sono presenti dei percorsi obbligati che ci ricordano sempre... chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. |
24) VERNICE Guardo fuori da uno sporco finestrino e penso che esso è un po' come la vita e, come dice Gaber, a volte è veramente necessario lavare, pulire, "essere capaci di scrostare quella vernice indelebile, con cui abbiamo dipinto i nostri sentimenti": solo così possiamo vederci chiaro. |
25) FINE Siamo arrivati a Santhià, ora prendiamo la Pandina e torniamo a casina. È stata una bella e fruttuosa giornata per lo spirito, per la cultura e per l'arte. Grazie Vivian Maier che mi ha spronato, pur avendo solo un economico cellulare, a vedere con occhi diversi quello che mi circondava e, con le immagini fatte, testimoniare un piccolo frammento del nostro tempo e delle nostre abitudini. |
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UN SABATO A TORINO (seconda parte)
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